Blog

20 Jul 15

Il condominio collaborativo secondo Community building solutions

Postato da Inve Consulting con 0 Commenti

A Trento è nata una startup Cbs (Community building solutions) che tratta un argomento a noi caro: collaborare con i condomini per fargli risparmiare.

«L’idea — spiegano Tania Giovannini, Francesco Gabbi e Francesco Minora, i tre giovani soci — è semplice: collaborando su più fronti, i condomini possono spendere meno per i singoli servizi. E, con i risparmi ottenuti, possono abbattere le spese comuni dello stabile, come la manutenzione ordinaria e straordinaria». Nel condominio collaborativo, i vicini di casa condividono servizi come la badante o la baby-sitter, ma anche oggetti, come il tagliaerba o il wi-fi.

L'idea è quella di condividere e acquistare in gruppo, quindi a minor costo, beni e servizi.
Se ci si accorda, è possibile ad esempio revisionare le caldaie domestiche tutte nello stesso giorno da un unico addetto, risparmiando sul prezzo dell'uscita.

Il progetto a costo zero per i partecipanti si chiama "Abito".

L'attivazione del servizio alle volte passa attraverso l'amministratore di condominio ma alle volte è messo in piedi direttamente dai condòmini; è da sfatare infatti il mito dell'unanimità che non è richiesta per attivare un servizio di questo genere.

Ricordiamo che l'amministratore condominiale può già proporre servizi analoghi come la pubblicazione condominiale inserita in un contesto magari più ampio di collaborazione e comunicazione in tempo reale tra condòmini, vedete per esempio Condominio365.

La prospettiva di Cbs tuttavia è originale: permette tramite una piattaforma online di sottoscrivere bollette, spese per servizi alla persona, spese assicurative o acquisto di elettrodomestici.

Cbs opera già con trecento famiglie in Trentino ed è già operativa in Veneto, Friuli, Lombardia e Puglia dopo aver vinto nel 2014 il bando Seed money di Trentino sviluppo.