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08 Jul 16

Il principio della non compensazione

Postato da Inve Consulting con 0 Commenti

Il principio della "non compensazione" o per esteso il principio della "non compensazione tra debiti e crediti" è un principio contabile importante e tuttavia spesso trascurato.

Questo principio non riguarda la prassi (anchessa errata) di alcuni condòmini di non pagare parte delle rate del condominio in presenza di un credito verso il condominio, ad esempio in presenza di un danno causato dal condominio alla proprietà del signor Rossi per euro 1000 il signor Rossi decide di non pagare due rate da 500€.

Tale prassi è vietata dal codice civile tuttavia è un aspetto che esula dalla scienza contabile, il principio della non compensazione tra debiti e crediti è invece un principio contabile generale della contabilità.

La definizione di compensazione è data dall’art. 1241 del Codice Civile "la compensazione si verifica quando due persone sono obbligate una verso l'altra per debiti e crediti reciproci; in questo caso i reciproci debiti e crediti si estinguono per le quantità corrispondenti".

E' importante quindi distinguere l'atto pratico di compensazione (se il condominio è debitore e creditore al tempo stesso di 1000€ nei confronti del Signor Rossi possiamo considerare il rapporto di debito / credito tra i due estinto?) dalla scienza che definisce come tale compensazione debba essere documentata.

Ribadiamo quindi che la compensazione può essere permessa o meno dalla legge (nel caso del Condominio e delle rate verso proprietario ad esempio non è ammessa) tuttavia ciò che sicuramente non è ammesso è l'utilizzo di compensazione tra debiti e crediti nelle scritture contabili.

Da un punto di vista contabile infatti l’ultimo comma dell’art. 2423-ter c.c., che disciplina la struttura dello Stato patrimoniale e del Conto economico, pone il divieto generalizzato di operare compensi di partite ovvero compensazione tra debiti e crediti, essi infatti finirebbero con l’influire sulla chiarezza della contabilità.